Cos’è il Battesimo e cosa fare: simboli, rito, Madrina/Padrino

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Il Battesimo, nella Chiesa Cattolica, è il primo dei sette Sacramenti. Il termine origina dal verbo greco baptô che significa ‘immergere’, rappresentando letteralmente il gesto che viene effettuato durante il rito. Con la nascita di una nuova vita, i genitori assumono la responsabilità di farla crescere, educarla e sostenerla per il resto della loro vita. Anche il Battesimo è un’assunzione di responsabilità: far entrare il figlio nella comunità della Chiesa e tramandare i principi cristiani lungo la sua crescita. Come vedremo più avanti, le origini del Battesimo risalgono al Nuovo Testamento, con Giovanni Battista che battezza Gesù nelle acque del Giordano. Ma a cosa serve questo Sacramento?

A cosa serve il Battesimo

Le funzioni del Battesimo sono molteplici e articolate. Vediamo in sintesi quali sono:

  • Liberare dal peccato originale se chi viene battezzato è un bambino, oppure da tutti i peccati se si tratta di un adulto. Il rito battesimale libera l’uomo anche dalle tentazioni del diavolo.
  • Rinascere come figli di Dio. Non si nasce cristiani (come accade per altre religioni), ma lo si diventa per atto volontario. Si sceglie quindi di partecipare alla vita cristiana.
  • Rendere partecipe l’uomo alla missione della Chiesa
  • Sigillare spiritualmente e in maniera indelebile l’appartenenza a Cristo

I simboli del Battesimo

Ogni Sacramento è caratterizzato da uno o più simboli che fanno parte della sua ritualità. Vediamo quali sono:

  • Acqua: è l’elemento che per eccellenza purifica e ‘lava’ dal corpo dell’uomo il peccato, permettendo la vita. Il bambino, quindi, viene immerso nell’acqua della fonte battesimale diventando figlio di Dio e vedendo cancellato il suo peccato originale.
  • Crisma: si tratta di un olio profumato, consacrato dal vescovo, utilizzato anche nel Sacramento della Cresima. Nel rito battesimale il Crisma viene posto sul capo del bambino in modo da sancire un sigillo.
  • Veste bianca: La veste bianca, alla quale si fa riferimento anche nella Bibbia, simboleggia la gioia e la purezza. Anticamente, i cristiani che ricevevano il Battesimo indossavano una veste bianca durante gli otto giorni conseguenti al rito, dopodichè potevano recarsi in Chiesa. Per questo è segno di una nuova vita e una nuova dignità dell’uomo. Oggi, viene consegnata durante il rito battesimale per esprime la purezza dell’anima che torna senza macchia.
  • Olio dei catecumeni: nell’antichità l’olio era utilizzato dai combattenti prima di una lotta per sfuggire alla presa dell’avversario. Per questo, l’olio simboleggia il mezzo con cui l’uomo si protegge e fugge dalle tentazioni di Satana. Il prete, durante il battesimo, unge il petto del bambino per affidargli simbolicamente il ruolo di ‘combattente’ della fede.
  • Cero battesimale: la luce della candela simboleggia Cristo che illumina l’uomo e invita coloro che lo amano a sostenerlo e indirizzarlo verso la fede. I genitori e il padrino/madrina si impegnano a guidare il bambino nella sua vita, educandolo secondo i valori cristiani.

Quando si fa il Battesimo

Perché tradizionalmente il Battesimo viene praticato nei primi mesi di vita del bambino? Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro e richiamare un breve cenno storico. Il Battesimo nasce come atto volontario di entrata nella comunità Cristiana. Per questo, in antichità, chi si battezzava era adulto e consapevole delle proprie scelte. È con l’editto di Milano di Costantino, nel 313, che avviene un cambiamento: il cristianesimo diviene religione dell’impero e perché un uomo possa inserirsi nella società, deve essere cristiano. Per questo motivo si veniva battezzati il prima possibile. È dal IV secolo in poi che si afferma il battesimo nei bambini molto piccoli, affidando quindi il presupposto della volontà ai genitori che lo devono crescere.
Sappiamo quindi che ci si battezza da piccoli, ma quando di preciso? Non vi è nessuna regola precisa sull’età che deve avere il bambino, ma esistono alcuni consigli:

  • Prima del compimento del primo anno di età
  • Non nei primissimi mesi di vita; è ancora troppo piccolo e si deve ancora ambientare
  • L’età ideale è verso il quarto e quinto mese di vita, periodo in cui il bimbo inizia a riconoscere meglio le situazioni.

Chi ha istituito il Battesimo

L’idea di vedere l’acqua come elemento simbolico di salvezza e purificazione risale all’Antico Testamento. Ma sarà più tardi, nel Nuovo Testamento, che Giovanni Battista trasforma il rito di immersione nell’acqua, dandogli una connotazione più simile a quella del Battesimo che conosciamo oggi. L’uomo che veniva battezzato doveva pentirsi dei propri peccati e chiedere perdono, impegnandosi seriamente a mantenere tale scelta per il resto della sua vita.
Giovanni Battista è colui che ha battezzato Gesù nelle acque del Giordano. Ed è con la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sui discepoli (cinquanta giorni dopo la Resurrezione di Gesù), che inizia la missione degli Apostoli: predicare la fede cristiana e battezzare per ottenere il perdono dei peccati.

Cosa si dice durante il Battesimo

Il rito battesimale è suddiviso in quattro fasi:

  1. Il rito di Accoglienza: il sacerdote chiede ai genitori il nome che hanno scelto per lui. La seconda domanda a loro rivolta è: “Per (il nome del bambino) cosa chiedete alla Chiesa? I genitori risponderanno “la fede”, “il Battesimo”, “la vita eterna” oppure “la Grazia di Cristo”. Sono loro a decidere in vece del bambino, impegnandosi a educarlo alla fede e all’amore verso il prossimo e verso Dio. Tocca poi alla madrina/padrino. Il sacerdote chiederà loro se sono disposti ad aiutare realmente i genitori in questo processo di crescita del bambino. Annuncia allora che il bimbo è accolto nella comunità cattolica, facendo il Segno della Croce sul bambino. Anche i genitori, il padrino e la madrina sono invitati a ripetere il gesto.
  2. La Liturgia della Parola: durante la parte centrale della messa il celebrante procede con l’unzione attraverso l’olio dei Catecumeni, dicendo “Ti ungo con l’olio, segno di salvezza”.
  3. La Liturgia del Sacramento: nel cuore del rito battesimale emerge il simbolo dell’acqua, consacrata dal sacerdote che la tocca con la mano destra recitando:
    “Discenda in quest’acqua
    la potenza dello Spirito Santo
    perché coloro che in essa riceveranno il Battesimo,
    siano sepolti con Cristo nella morte
    e con lui risorgano alla vita immortale”.
    Ai genitori viene poi chiesto di rinunciare al male, di credere il Dio e di confermare la loro effettiva volontà di battezzare il loro bambino. Il sacerdote pronuncia così le parole del rito del Battesimo procedendo con l’infusione nell’acqua Santa: “Io ti battezzo nel nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo”. Si continua con la consegna della veste bianca e con l’accensione del cero pasquale. Questa parte della messa si conclude con il rito ‘dell’effatà’: il prete tocca orecchie e labbra del battezzato con il pollice recitando:“Il Signore Gesù che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda presto di ascoltare la Sua parola e di professare la Sua Fede, a lode e gloria di Dio Padre”
  4. I riti di conclusione: alla fine della celebrazione i genitori vengono benedetti mentre portano in braccio il loro bambino, concludendo con le tradizionali formule.

Chi accende la candela del Battesimo

L’accensione del cero battesimale viene effettuata tradizionalmente dal padre del bambino oppure dal padrino. La scelta è a loro discrezione. È un gesto estremamente simbolico, perché rappresenta la loro volontà di illuminare la strada del neonato lungo la sua crescita, educandolo ad essere un bravo cristiano. Non a caso il cero battesimale viene spesso custodito per molti anni come ricordo e simbolo di questo patto sancito durante la cerimonia.

Cosa rappresenta il Battesimo per i cristiani

Il Battesimo, per i cristiani, rappresenta l’unione con Cristo nella sua morte, resurrezione e glorificazione. Si diventa uomini nuovi, liberi dal male e ‘cittadini’ della Chiesa. È il primo dei sette Sacramenti ed è solo grazie ad esso che si possono ricevere anche i successivi.

Cos’è il Battesimo per i bambini

Nel cattolicesimo il battesimo dei fanciulli è necessario per via del peccato originale e rappresenta il viatico per divenire membri della Chiesa, liberi dal peccato e rigenerati come figli di Dio. Essendo il primo Sacramento, è quello che introduce, fin da piccolo, l’essere umano nella comunità cristiana. È visto anche come un atto di amore e di protezione da parte dei genitori.

Chi può fare la madrina/padrino al Battesimo

Essere Madrina e/o Padrino è un compito da non sottovalutare. Per coloro che hanno fede cristiana, il loro compito è fondamentale per la crescita e la formazione spirituale e morale del battezzato. Ma chi può assumere questo ruolo? I requisiti richiesti dalla Chiesa al padrino/madrina sono cinque:

  1. Deve avere almeno sedici anni
  2. Non può essere uno dei genitori del bambino
  3. Deve essere cattolico, cresimato e avere una vita basata sui principi della fede Cristiana
  4. Se si tratta di un bambino, deve essere scelto dai genitori, se il catecumeno è un adulto è lui stesso che deve scegliere a chi affidare tale ruolo
  5. Non deve avere nessuna pena canonica

Inoltre, il ruolo può essere affidato a un uomo, una donna o a entrambi. L’importante è che, se fossero due, non siano due padrini o due madrine.

Cosa fanno la madrina e il padrino al Battesimo

Il padrino e/o della madrina, come accennato prima, hanno il compito di guidare moralmente e spiritualmente il bambino lungo la sua crescita. Durante la cerimonia, nella prima parte, il sacerdote chiede loro se sono davvero disposti ad aiutare i genitori in questo processo di crescita del bambino. Inoltre, a loro è affidato spesso il compito di accendere il cero battesimale.

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