Appena si diventa genitori, tra tutti i problemi da affrontare, si deve fare conto con i consigli non richiesti di parenti, amici o semplici conoscenti. Il problema non è assolutamente da sottovalutare perché può creare stress e complessi di insicurezza che possono danneggiare la vita dei neo genitori che già si trovano ad affrontare un momento molto particolare.
A volte i consigli arrivano da persone che ci vogliono bene, a volte da chi vuole solamente sentirsi superiore e dare un senso alla propria vita, spesso da chi vuole criticarci e farci sentire inadeguati per invidia o semplicemente per cattiveria.
Quello che hanno in comune i “consigliatori seriali” è l’incompetenza, chi ha veramente qualcosa da insegnarci ha in genere l’intelligenza di aspettare che il consiglio venga richiesto. Parliamoci chiaro, le mamme hanno bisogno di consigli, ma li vogliono da professionisti o da persone che stimano e che ritengano possano veramente essere competenti in un determinato campo.
Ecco una lista di consigli non desiderati molto comuni:
- Il pediatra che avete scelto dicono non sia bravo, meglio prendere il dott. Pincopallo.
- “Secondo me” il tuo latte non è abbastanza nutriente, non è che mangi male?
- “Secondo me” mangia troppo, diventerà obeso..
- “Secondo me” mangia poco, sei sicura prenda peso?
- Ma quante volte lo pesi?
- “Secondo me” ti preoccupi troppo, anche se non è ancora vaccinato puoi portarlo anche in mezzo a 200 bambini con la varicella, una volta i bambini li mettevano nelle stalle e stavano bene..
- “Secondo me” non dovresti vaccinarlo, ho letto sul profilo Facebook di mio cugggino che fanno male.
- Perché avete deciso di non battezzarlo?
- Perché non metti 200 foto al giorno del bambino su Facebook?
- Non si mettono le foto dei bambini su Facebook
- Ma come si fa a mandarlo all’asilo nido, non puoi stare a casa 20 anni in maternità?
- Il pannolino è troppo stretto..il pannolino è troppo largo..
- Lo cambi troppo, lo cambi poco
- Ma perché dorme girato a destra?
- “Secondo me” non lo tieni bene in braccio, la testa non mi sembra al sicuro.
- “Secondo me” lo tieni troppo in braccio e lo vizi troppo.
- “Secondo me” non dovresti dargli il ciuccio.
- “secondo me” lo stai gestendo male per quanto riguarda il sonno.
E poi ci sono i “gufatori” di malattie:
- “Secondo me” gli verranno le coliche.
- “Secondo me” ha un problema alle anche.
- Mio figlio a 3 mesi parlava già anche in inglese e tedesco, non ti conviene farlo vedere a qualcuno?
- Mio figlio a 2 settimane saltava i fossi per il lungo, il tuo non cammina…avrà mica qualche problema?
Come affrontare i “consigliatori seriali”
Inutile nascondere che non è cosa semplice affrontare chi ci vuole consigliare, specialmente quando si tratta di persone care e che ci vorrebbero realmente aiutare. La frase magica per allontanare i nostri distributori è mettere in mezzo il pediatra. Se ad esempio ci consigliassero di pesarle il bambino troppe volte basterà rispondere: ho appena telefonato al pediatra e mi ha consigliato di pesarlo 3 volte al giorno.
I più intelligenti quando sentiranno parlare del pediatra faranno un passo indietro, con i più ignoranti non basterà, ma si sarà almeno messo un paletto!